giovedì 14 gennaio 2010

Anche volendo, non riuscirei a chiudere iTunes nel bel mezzo di una canzone.

Dicono che l'amore è cieco.
Ora, lungi da me sfatare un luogo comune. E ancora meno dargli conferma.
Però, in una via di mezzo, posso asserire in tutta tranquillità, o meglio in tutta ansietà, che
l'amore rende ciechi.
Spero con tutto il cuore che non esista già anche questo aforisma, sennò la mia carriera da pensatrice potrebbe essere troncata in così poco tempo da farmi strappare tutti i capelli.
Ma al di là di questo, sono più che certa di avere ragione. Finta modestia a parte, ovviamente.
Ad ogni modo. Ho perso il filo.
Ah, ecco. Quindi, ammesso e concesso che per amore si possa intendere infatuazione o giuramento eterno, c'è ben poco da fare: si perde la bussola, non esiste nient'altro. In altre parole, la vita te la complica anziché semplificarla.
E sentimentalismi a parte, non credo che il gioco valga la candela anche se forse tutto questo velato cinismo si sta nascondendo dietro un dito. E cioè, il fatto che io non mi sia mai innamorata davvero.
Ragion per cui, essendo obiettiva anche se non completamente informata (e preferisco di gran lunga così), me ne sto da sola a scrivere su una pagina bianca mentre altri se ne vanno in giro non vedendomi più. E, va bene: forse tanto imparziale non sono perchè non ho il coltello dalla parte del manico e bla bla bla.
Però mentre cerco di combattere il mio egoistico senso di abbandono mi viene da domandarmi se questi "altri" di problemi nei miei confronti se ne fanno o meno.
E in tal caso li ritroverei, oltre che incapaci di guardare, tanto ma tanto deludenti.

Ahimè, credo di dovermi rassegnare a fissare lo sguardo su un qualche specchio se voglio sperare di essere corrisposta. Che cosa brutta da dirsi.

1 commento:

  1. Questo è il post sull'amore più bello che io abbia letto in diciotto anni. Ed io ho diciotto anni.

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