martedì 1 settembre 2009

Oh, Pandora

Che cosa succede quando qualcosa che credevi perfetto inizia ad incrinarsi?
Quando vedi che un piccolo pezzo di cristallo lentamente va sgretolandosi,piano pianto, senza nemmeno darti il tempo di correre ai ripari?
Non ti aspettavi la caduta, non te ne accorgi nemmeno se provi ad ascoltarla.
Eppure sta viaggiando ad una velocità impressionante verso il pavimento, quasi fa paura perchè tempo e spazio si immobilizzano congelati, come sull'attenti nell'attesa della temuta collimazione.
Prima, dopo, adesso.
Tutto si fonde e non resta altro che tanti piccoli pezzi di te, sparpagliati sulle piastrelle fredde del bagno.
Ti metti a quattro zampe e li osservi controluce, ammaliata dalla fragile potenza che ognuno di essi racchiude in sè. Ed è il panico.
Li afferri,attirandoli a te con una rabbia bramosa: scricchiolano nel muoversi l'uno contro l'altro, si schiacciano da soli contro il tuo palmo, lo fanno sanguinare. E te continui, tenti di assimilarli in ogni forma possibile, provi a ridar loro la parvenza sbilenca che ostentavano una volta.
Va al di là delle tue possibilità. Va al di là delle mie, di possibilità.
Adesso quei granelli li scacci lontano, spazzandoli via.
Ci sei te a terra, in pezzi, tremante e dolorosamente inerme.
Senza un rumore, senza un peso. Senza vie d'uscita.
Ci sono io.

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